Mezza dozzina di racconti firmati da alcuni dei nomi più interessanti del panorama giallistico contemporaneo: da de Giovanni a Malvaldi, da James a Giménez-Bartlett, il Regalo di Natale della Sellerio (che ripropone per le feste nella collana Promemoria i racconti di Un Natale in giallo) è un rapinoso turbinio di storie gialle compresse nel pugno di giorni tra l'antivigilia e l'Epifania.
Periodo cruciale di volta in volta declinato a mo' di semplice e in fondo strumentale cornice - come in Buon Natale, Rocco!, l'indagine del vicequestore creato da Manzini apparendo in effetti scollegata dal contesto natalizio e facilmente ricollocabile in altro tempo - a irrinunciabile spunto narrativo, come ne La tombola dei troiai di Malvaldi o in Scambio di regali nella casa di ringhiera di Recami, tra le storie migliori e più coerenti con il tema scelto per questa raccolta.
Alle prese con enigmi di vario tipo - dal classico omicidio alla rapina in banca - sfilano quindi i gloriosi protagonisti di alcune tra le più affascinanti saghe in giallo degli ultimi anni: dalla Petra Delicado di Alicia Giménez-Bartlett (recentemente portata sullo schermo da Paola Cortellesi, con Andrea Pennacchi - il Pojana di Propaganda - nei panni del viceispettore Garzón), invischiata nelle indagini per l'omicidio di un'anziana principessa e nell'inevitabile via crucis dei regali dell'ultimo minuto; alla Gelsomina Settembre (Mina) di Maurizio de Giovanni (interpretata per il piccolo schermo da Serena Rossi), impegnata a sottrarre alla morte una giovane prostituta e a difendersi dall'incontrollabile attrazione per il nuovo collega del consultorio.
E ci sono poi gli irresistibili inquilini della casa di ringhiera di Francesco Recami: da Amedeo Consonni, il tappezziere in pensione dell'interno 8, all'ex professoressa Angela Mattioli, vittima di uno scambio di regali nel senso letterale del termine (i libri che lei ha premurosamente scelto e acquistato per ciascuno degli altri condomini, in previsione del consueto rinfresco dell'antivigilia, finiscono quasi tutti nelle mani sbagliate, con conseguenti equivoci e fraintendimenti).
E ancora il vicequestore Schiavone di Antonio Manzini (Marco Giallini nella fiction targata Raidue), alle prese con l'assassinio di una coppia di coniugi e con l'imminente trasferimento per motivi disciplinari; Harpur & Iles, la coppia angeli-demoni creata dal gallese Bill James; e i vecchietti del Bar-Lume di Marco Malvaldi (pure loro trasposti per il piccolo schermo, con Filippo Timi nel ruolo di Massimo Viviani, barista investigatore a Pineta, località toscana d'invenzione).
Regalo di Natale è quindi l'occasione, per chi non li conoscesse ancora, di farsi una (veloce) cultura sui maggiori protagonisti del panorama in giallo degli ultimi anni e, contemporaneamente, di divertirsi un sacco: in particolare, le tragicomiche peripezie degli inquilini di Recami, tra false rapinatrici e imbarazzanti bigliettini d'auguri, strappano più di un sorriso, così come il pur strutturato e nitidissimo congegno al centro de La tombola dei troiai di Malvaldi, in cui il tradizionale passatempo natalizio diviene strumento d'insabbiamento nelle mani dell'assassino...
Regalo di Natale
di Maurizio De Giovanni, Alicia Giménez-Bartlett, Bill James, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami
Sellerio - 2022
Per chi invece amasse il vintage, è facilmente reperibile e - viste le circostanze - caldamente consigliato Sissi. Vita e leggenda di un'imperatrice di Nicole Avril (Mondadori), biografia dell'imperatrice triste improvvisamente al centro di un rinnovato interesse mediatico e in questi giorni protagonista del film storico Il corsetto dell'imperatrice, oltre che di una serie Netflix in onda da quest'autunno (entrambi prevedibilmente orientati in direzione ostinata e contraria rispetto alla rasserenante trilogia degli anni Sessanta, con Romy Schneider diretta da Ernst Marischka, e più vicini alla tragica temperie del Ludwig viscontiano, ancora con la Schneider).
Uscito nel '96 e più volte rieditato, il libro della storica francese è un autentico concentrato di aneddotica. Tra grande storia e domestiche infelicità, il peculiare ritratto di Elisabetta di Baviera, sposa a sedici anni dell'imperatore Francesco Giuseppe, emerge vividamente: l'improvviso e imprevisto matrimonio con l'imperatore, destinato dal complotto delle madri alla sorella maggiore di Sissi, Elena, più matura e meno riottosa (ma lui fin dal primo incontro s'innamora, ricambiato, della giovanissima accompagnatrice); le investigazioni di mamma e zia su quanto è (o non è) accaduto la prima notte di nozze; il vessatorio comportamento della suocera, l'arciduchessa Sofia (“È adorabile, ma ha i denti gialli!”, le sue parole al figlio), che sottrae alla neo mamma i figli ancora in fasce col pretesto degli impegni ufficiali.
E poi l'ossessione per la forma fisica e gli estenuanti volteggi nella palestra privata, in guaina di seta nera bordata di piume di struzzo; il tragico destino del figlio Rodolfo e il terribile precettore affibbiato al bambino appunto dalla nonna Sofia, precettore che, per rafforzarne il carattere e irrobustirne la tempra, lo abbandona a notte fonda nel parco immerso nel buio, fingendo i ruggiti di una belva in avvicinamento e smettendo soltanto quando il piccolo urla a pieni polmoni in preda a una crisi di nervi.
E ancora il fiabesco strascico di capelli color foglia morta, che una volta sciolti si allungano sul pavimento, costringendo la sovrana a estenuanti sessioni con la pettinatrice: mentre Elisabetta inganna il tempo leggendo Shakespeare e l'Odissea, il figlio si raggomitola felice in quella foresta sparsa al suolo, piangendo disperato quando vogliono portarlo via (l'imperatrice ha disposto che, morta lei, il suo scalpo sia consegnato a Rodolfo).
Il letale, sotterraneo, perpetuo duello con l'arciduchessa, la periodica minaccia della tisi, lo spegnersi di una bellezza leggendaria, le fughe al castello di Miramare, la morte della primogenita Sofia, il difficile rapporto con l'adorata Valeria (che forse le preferisce il padre) e la gelida accoglienza dei veneziani, bramosi dell'indipendenza da un impero che senza accorgersene è diventato anacronistico (“Noi non vogliamo che l'Austria diventi più umana, vogliamo che se ne vada”).
E ancora le contesse igieniche di Francesco Giuseppe, la passione - ricambiata, ed esecrata alla corte imperiale - della sovrana per la ribelle Ungheria, l'amore per cani e cavalli e la collezione di fotografie di belle ragazze discinte: dal libro di Nicole Avril emerge il ritratto affascinante e inquieto di una donna ostinatamente fuori dalla norma. Un'(orgogliosamente)insolita principessa dei racconti di fate che però, nelle accorate parole della sua dama di compagnia, “ricorda la bimba delle favole. Le fate buone sono venute e ciascuna di esse ha deposto nella culla un magnifico dono: bellezza, grazia, dignità, intelligenza, spirito. Ma la fata cattiva è venuta e a sua volta ha detto: Vedo che ti è stato dato tutto, ma farò in modo che questi doni ti si rivoltino contro e non ti garantiscano alcuna felicità... Persino la tua bellezza ti porterà solo dolore, e non conoscerai mai la pace”.
Sissi. Vita e leggenda di un'imperatrice
di Nicole Avril
Mondadori - 2017
Da poco in libreria Chi si ferma è perduto (Sellerio), di Samantha Bruzzone e Marco Malvaldi, e Il mistero di Whitstable Pearl di Julie Wassmer (TimeCrime). Nel primo, gli autori - chimici di formazione, “appassionati di gialli per deformazione” e “incidentalmente sposati” da una ventina d'anni - immaginano la protagonista Serena Martini, casalinga multitasking di Ponte San Giacomo (minuscolo paesetto nei dintorni di Pisa), imbattersi per caso nel cadavere del professor Luigi Caroselli, insigne musicista e stimato insegnante della scuola locale.
Gestita dalle suore con innegabile abnegazione - oltre a esser la sola nel raggio di diversi chilometri, l'offerta disciplinare si estende senza tentennamenti dall'asilo nido alle medie inferiori, risucchiando in pratica tutte le famiglie di Ponte -, la Scuola Paritaria della Casa di Procura Missionaria del Grande Fiume potrebbe tuttavia nascondere qualcosa di poco chiaro, che starà proprio all'indaffaratissima e non troppo inserita Martini (che viene da fuori, a differenza dell'affabile consorte Virgilio, chimico e accademico di professione) smascherare.
Complice il superpotere che la contraddistingue, un olfatto eccezionale e debitamente coltivato (dopo la laurea, pure lei in chimica, Serena ha seguito un corso per sommelier, potenziando in entrambi i casi il dono nativo), la Martini intuisce che la chiave dell'omicidio potrebbe nascondersi proprio tra le mura scolastiche. Pur dotato di un impeccabile curriculum, oltre a non poter vantare un carattere facile il professor Caroselli si trovava infatti da giorni al centro di un'aspra querelle con la famiglia di un allievo e con la stessa scuola: un contrasto dai contorni ancora incerti che potrebbe rivelarsi la causa del suo assassinio, all'inizio sbrigativamente catalogato come un incidente di caccia (il professore è stato trovato riverso nei boschi intorno a Ponte San Giacomo, colpito da una scarica di pallini di piccolo calibro).
Conclusioni raggiunte anche dal locale sovrintendente Corinna Stelea, le cui ambizioni investigative sembrano però destinate a infrangersi contro il muro di opportunistico ossequio ai potenti del magistrato Gianfranca Pistocchi, decisa a non concederle alcun mandato di perquisizione...
Un giallo divertente, immerso nel contesto di provincia caro al Malvaldi dei delitti del Bar-Lume, tra le agrodolci pizzate tra genitori, le suocere terribili, i pettegolezzi tra amiche, le maldicenze ai danni dei diversi nati a venti chilometri di distanza, e l'omertà paesana che vorrebbe ignorare qualunque accenno al possibile coinvolgimento della scuola, nel terrore di non aver più un posto dove parcheggiare i figli...
Chi si ferma è perduto
di Samantha Bruzzone e Marco Malvaldi
Sellerio - 2022
L'assassinio di un pescatore è invece al centro del Mistero di Whitstable Pearl, cittadina costiera del Kent celebre per le sue ostriche (divertente la riflessione d'apertura, tratta da una lettera di Sallustio a Cesare: “Poveri britanni! Hanno qualcosa di buono anche loro, dopotutto. Producono ostriche”). Delineata con vivezza, l'ambientazione squisitamente britannica - tra barche di pescatori, onde che s'infrangono sulla riva, moli illuminati dalla luce della luna - contribuisce al fascino del libro (pur nella sua declinazione contemporanea, con la crisi della pesca legata all'inquinamento e le incursioni dei pescatori nelle acque libere), definito da Jane Wenham-Jones - l'autrice di Mum in the Middle - “confortante, intimo e coronato da rivelazioni in puro stile Agatha Christie”.
Il giallo della Wassmer è tra l'altro al centro de I misteri di Whitstable Pearl, miniserie televisiva in dieci episodi con Kerry Godliman nel ruolo di Pearl Nolan e Howard Charles in quelli del detective McGuire.
Anche in questo caso la protagonista, Pearl - che avrebbe voluto far la detective, ma quand'era ancora un'adolescente ha avuto un bambino, accantonando le ambizioni investigative e ripiegando sulla ristorazione - s'imbatte casualmente nella morte altrui, scorgendo dal pontile il cadavere di un pescatore del posto, Vinnie, suo amico e fornitore (“Vinnie guardava Pearl dritto negli occhi, con il busto verticale come un sommozzatore che raggiunge la superficie a fatica, ma le sue braccia forti e nude galleggiavano nella marea calante. Un metro della catena dell'ancora era avvolto stretto intorno alla caviglia”). Il tutto alla vigilia del Festival delle Ostriche del 25 luglio, uno degli eventi più importanti dell'anno per la ricca industria turistica locale e in particolare per la Nolan, che gestisce un famoso ristorante di pesce ed è già alquanto sotto pressione.
Complice la sindrome da nido vuoto (il figlio, ormai adulto, vive per conto suo e s'è anche trovato la fidanzata perfetta), Pearl decide comunque che è arrivato il momento di risfoderare il proprio fiuto investigativo, trasformandosi una volta per tutte in “ciò che si era sempre sentita di essere: quella che riusciva a mettere in ordine il caos, quella che riusciva a sistemare ogni cosa”. Ed entrando però fatalmente in conflitto con il detective accreditato, l'ispettore capo di Canterbury Mike McGuire, che non ama le piccole cittadine costiere, i dilettanti, le donne sfaccendate che vogliono dare un senso alla propria vita, i potenziali sospetti che si tramutano in investigatori eccetera...
Il mistero di Whitstable Pearl
di Julie Wassmer
Time Crime - 2022
©2021 Massi Dicle. All rights reserved.
Privacy & Cookie policy.
Powered by microcreations.it